mercoledì 15 dicembre 2010

Lunedì 13 Dicembre. Serata conclusiva al corso di sceneggiatura..

Ognuno di noi può raccontare una storia. Lo facciamo ogni giorno: "Non sai quello che è successo al lavoro..!", " Indovina un po' cosa ho fatto..!", "Un tizio entra in un bar..". 
Nel corso della vita vediamo, ascoltiamo, leggiamo e raccontiamo migliaia di storie.
Ma raccontare una buona storia è un altro discorso.
John Truby "Anatomia di una storia".


Il cinema, il teatro, un fumetto, una graphic novel non potrebbero appassionarci veramente, senza la solida base di una buona sceneggiatura.
Bravissimi attori, ottimi disegni, scenografie mozzafiato e artistiche inquadrature, verrebbero miseramente sminuite  in mancanza di un valido soggetto, o di uno schema studiato nei minimi particolari. 
Una rete semplice o complessa di trame, misteri e geniali colpi di scena, spesso fanno sì che solo attraverso il duro lavoro di un valido screenplayer si possa determinare il grande successo di un'opera.
Purtroppo, specialmente nelle grandi produzioni cinematografiche, questa figura resta sempre piuttosto in ombra per la gran parte del pubblico.
Come diceva il mio illustre concittadino Agenore Incrocci in arte Age, uno dei più importanti sceneggiatori della storia del cinema italiano: "L'autore della sceneggiatura, è come il guardiano del faro: tutti vedono il faro ma nessuno vede lui".


Mirko Perniola, Sceneggiatore presso  Sergio Bonelli Editore, attraverso la sua esperienza, riesce ad proiettarti in punta di penna in questo fantastico mondo facendoti sperimentare le infinite possibilità creative di questo mestiere.


Un giorno qualsiasi partecipando ad un suo corso potresti sentirti chiedere: - Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai.
Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del Bianconiglio..

A voi la scelta..



Il grande Mirko Perniola con il "giovane" allievo Mario Bresciani e il fumetto: Star & Mac Coy, disegnato da F.Frosi.
Soggetto e sceneggiatura di M. Perniola.












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