sabato 21 agosto 2010

Si chiamava "Messer E-genius pictoris navigatoriis spatio-tempore"..

.. ma gli amici intimi lo chiamavano Ivvus. 
Riusciva spesso e volentieri a trasferirsi nello spazio e nel tempo passato, (Il futuro lo conosceva già). 
Qui lo vediamo ritratto dal maestro Antonio Canal detto il Canaletto in una tra le sue più importanti opere classiche. 
Ivvus conobbe personalmente questo illustre artista, nato come pittore-scenografo teatrale, indirizzato dal padre all'arte nella Venezia settecentesca, dal quale carpì numerose informazioni sulla tecnica vedutista. 
Ovviamente Antonio Canal volle in cambio di alcune "dritte" dal nostro contemporaneo.
 Nello specifico, informazioni e precisi dettagli sull'utilizzo della camera ottica, mostratagli da Ivvus in uno dei suoi viaggi.
 Questa immagine vede immortalato il nostro amico, nel dipinto su tela autografa, visibile nella collezione privata del conte Rupert Magnanii von Engheben, per testimonianza ai posteri, ancora increduli, sul suo saggio girovagare.



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